Rinnovare la cessione del quinto, quando è possibile?
La cessione del quinto sullo stipendio o sulla pensione è una forma di finanziamento sempre più diffusa. Sono sempre di più gli italiani che accedono a questo prestito che ha indubbi vantaggi tra cui tassi bassi e la certezza dell’approvazione (se si hanno tutti i requisiti).
Chi ha già la cessione del quinto potrebbe domandarsi quando e se può rinnovarla.
Il rinnovo corrisponde ad un ulteriore finanziamento e quindi è importante conoscere i meccanismi e cosa dice la legge.
Prima di tutto la cessione può essere solo una. Se ci sono le condizioni ci può essere una seconda cessione che è chiamata prestito delega.
La prima cessione va estinta e in busta paga sarà inserita la trattenuta con la nuova cessione. La finanziaria che eroga il prestito può essere una nuova o la stessa.
La legge dice che deve trascorrere almeno il 40% di tempo da quando è iniziata. Quindi per esempio una cessione con 120 rate (10 anni) può essere rinnovata dopo che siano trascorsi 48 mesi-rate (4 anni). Alcune finanziarie riescono ad anticipare di pochi mesi dando al richiedente un anticipo.
L’eccezione a questa regola si ha nei casi in cui la pratica abbia una durata di 60 mesi, in cui è sempre possibile il rinnovo ma solo con durata di 120 mesi.
Con il rinnovo si stipula un nuovo contratto quindi è bene confrontare i preventivi per scegliere quello più vantaggioso.
La finanziaria che ha accettato il rinnovo andrà a rimborsare direttamente l’altra finanziaria in base a un conteggio estintivo. La differenza rimasta tra il netto erogato e il rimborso sarà versato al cliente di solito tramite bonifico bancario.
Il consumatore ha sempre diritto di rimborsare anticipatamente una cessione del quinto anche senza aspettare i 2/5 del periodo ma deve essere denaro suo o comunque non proveniente da una nuova cessione.
Dott. Gianluca di Marzio – Agente in attività finanziaria