Come riconoscere le truffe rivolte a chi cerca un prestito su internet
I vantaggi di cercare ed ottenere un prestito on line su internet sono sicuramente tanti: velocità di ottenere i preventivi, convenienza delle condizioni, comodità di non girare a vuoto per filiali bancarie ed uffici di finanziarie.
Ma come in qualsiasi ambito vi è il pericolo concreto di subire delle truffe.
Al fianco di tanti siti web che offrono proposte serie e competitive ci sono tanti siti e annunci di organizzazioni che hanno come unico scopo di truffare i malcapitati che cadono nella loro rete.
Se si capiscono le logiche delle truffe e si è diffidenti è più difficile cadere in questi raggiri.
Come primo consiglio che posso dare, visto che mi occupo di finanziamenti online da tanti anni, è quello di diffidare totalmente dagli annunci che si trovano sul web o sui social network in cui come unico riferimento c’è solo una mail e un account social.
Potete essere sicuri che sono truffatori anche di basso livello.
Quindi c’è necessità di avere come riferimento almeno un sito web.
Dovreste verificare che il sito sia scritto in italiano corretto. Se trovate degli errori o peggio pezzi in lingua di solito francese o inglese, chiudete.
Questo perché le organizzazioni di truffatori sono internazionali, creano velocemente dei siti web e traducono con traduttori on line. Questi siti web dopo un po’ di tempo vengono cancellati e ne creano degli altri con nomi diversi.
Con della pazienza si possono ricavare informazioni dal sito web prima di lasciare i propri dati.
Cercate il numero di iscrizione OAM (Organismo Agenti e Mediatori). Tutti gli agenti in attività finanziaria e i mediatori creditizi sono obbligati ad iscriversi a questo albo.
Guardare nella pagina “chi siamo” se ci sono riferimenti concreti come numeri di telefono ed indirizzi reali.
Anche se sono società straniere dovrebbero comunque avere almeno una sede in Italia e pubblicare l’indirizzo.
Se non la trovate diffidate, perché anche se non dovesse essere una società truffatrice, sarebbe comunque più difficile far valere i propri diritti in caso di disservizio.
Se trovate il sito web tramite un annuncio una prima verifica potrebbe essere quella di cercare solo il nome (per esempio prestiweb) su Google: dovrebbe essere il primo della lista esclusi gli annunci.
I siti truffa sono cambiati velocemente e quindi di solito non escono nella lista naturale dei risultati del motore di ricerca.
Una volta fatte queste verifiche potete decidere di lasciare i vostri dati personali per avere un preventivo.
Se le risposte che ricevete vi destano sospetto come ad esempio offerte con tassi o condizioni troppo vantaggiose, risposte in italiano stentato sia via mail che al telefono, meglio non procedere e cercare di chiudere. Se dovessero insistere dite che state registrando le telefonate e che farete denuncia.
Un altro elemento fondamentale che vi farà capire che non si tratta di un servizio finanziario serio ma di una truffa è la richiesta da parte loro di soldi. E’ una truffa classica quella di chiedere dei soldi come anticipo spese varie a chi chiede prestiti.
Le vittime ideali di tali truffe sono le persone che hanno già avuto rifiuti di finanziamenti da banche e finanziarie.
Queste persone girano sul web finché incontrano questi truffatori che le illudono sulla possibilità di ottenere un prestito anche ad ottime condizioni.
Quindi comunicano che il finanziamento è stato accettato inviando anche scansioni di documenti con firme e nomi di banche per far illudere la vittima.
Possono partire con la richiesta di una piccola cifra. Chi ha richiesto il servizio pensa di pagare visto che ormai vede come un sogno di avere un prestito approvato.
Ma purtroppo il sogno si tramuta presto in un incubo.
Le richieste di pagamento di altre spese si susseguono e con cifre man mano più alte.
Questo è il momento peggiore per la vittima: una persona già in difficoltà economica che proprio per la sua debolezza psicologica subisce anche una truffa.
Quindi ribadisco che una finanziaria seria non chiede denaro prima di erogare il prestito.
Naturalmente ci sono delle spese ma queste sono sottratte alla cifra totale approvata e mai chieste in anticipo.
Altro rischio di lasciare i propri dati personali a dei truffatori è quella del furto d’identità.
Ci sono criminali che utilizzano dati di altre persone, soprattutto se hanno anche documenti e dati bancari, per aprire dei conti correnti o chiedere dei prestiti.
I conti correnti servono sia per truffe on line come vendite di oggetti o affitto di abitazioni per vacanze ovviamente inesistenti.
I prestiti richiesti tramite furti d’identità naturalmente non saranno rimborsati e la vittima si ritroverà come cattivo pagatore nelle banche dati.
Dovrà essere la vittima della truffa a dover poi dimostrare alle autorità di non aver fatto la richiesta di prestito.
Dott. Gianluca di Marzio